Il palazzo fu proprietà dei Lambertini, nobile famiglia di origine bolognese da cui emerse Papa Benedetto XIV, Prospero Lambertini. Nei suoi saloni risuonarono le parole di Cesare Lambertini, rinomato giureconsulto tranese del XV sec. Dopo essere passato ai Cerdani nel 1608 e poi alle clarisse, nel 1746 i Campitelli ne assunsero la proprietà, plasmando l’edificio nella forma attuale. Tra i Campitelli, emergente figura fu quella di Giuseppe, maresciallo al servizio di Maria Teresa d’Austria nel XVIII sec. L’unione tra Geronima Lepore Campitelli e il Barone Ottavio d’Amely diede vita, nel cuore del palazzo, ai rami familiari D’Amely-Broquier e D’Amely-d’Assisti. Nei suoi saloni, l’opera dell’artista napoletano Filippo Pascale, datata seconda metà del XVIII sec., testimonia la ricchezza artistica del luogo.