Costruito intorno alla metà del XV sec., è un notevole esempio dell’arte tardogotica-rinascimentale. Commissionato da Simone Caccetta, che non si dedicò esclusivamente al commercio: già procuratore dei Palagano, ricoprì diverse posizioni, raggiungendo l’apice con la nomina, nel 1449, a maestro portolano per la Puglia e Capitanata. Acquisito dal comune nel 1484, fu la residenza dei governatori veneti e da qui si diffuse la notizia della vittoria italiana nella Disfida di Barletta, combattuta in agro di Trani. Nel XVII sec., divenne il convento dei Carmelitani Scalzi. Il palazzo ha subito numerose modifiche fino alla fine del XIX sec. L’ingresso, imponente, presenta un arco ogivale incorniciato da foglie d’acanto. La trifora conserva intatte le mensole laterali originariamente destinate ai drappeggi, e nelle sue decorazioni si percepiscono influenze dell’arte veneta.