Monumento agli Statuti Marittimi

SEC. XX (1963) 

Trani conobbe una fase di autonomia politica tra il 1042 e il 1073. In questo contesto, nel 1063, furono emanati gli “Ordinamenta et consuetudo maris”, detti anche Statuti Marittimi di Trani. Ritenuto il primo codice marittimo del Mediterraneo, fu redatto in volgare dai Consoli in arte del mare: Simone De Brado, Angelo de Bramo e Nicola de Ruggiero. L’apporto principale degli “Ordinamenta” fu quello di elevare il marinaio al rango di lavoratore con diritti, rinnovando così il diritto stesso. La riscoperta di questo codice avvenne grazie al giurista francese Jean-Marie Pardessus. La rilevanza degli “Ordinamenta” fu evidenziata nel 1999, quando vennero citati in una sentenza relativa al recupero del Titanic. Gli Statuti Marittimi, con i loro concetti socio-giuridici precursori dell’età moderna, testimoniano una comunità che abbraccia la legislazione in nome del progresso civile. Il monumento è stato realizzato dagli scultori Antonio Bibbò e Vito Stifano in occasione del 9° centenario dalla promulgazione degli Statuti. 

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